L'ARTE ITALIANA "PRESENTE" Biennale d'Arte Contemporanea

L'esposizione si terrà dal 15 maggio al 4 giugno 2010 presso CUVART di Castelfranco Veneto (Treviso)
Il maestro sarà presente con alcune opere.
Recensione in Catalogo a cura del Dott. Gabriele Romeo (Storico e Critico d'Arte) Vicepresidente e Responsabile Commissione Artistica ARTEFICIOlinea
"Nei dipinti in white and black di Antonio Romino, oltre ad essere evocata la pittura materica di impronta macchiaiola ed impressionistica, si riscontrano in essi le correnti del Verismo e della Scapigliatura.
Le trame narrate nei dipinti da Romino, si collegano alla Scuola di Posillipo (1830 ca.); Scuola eccezionale nel ritrarre i paesaggi ed affrontare le tematiche della pittura di genere.
L’Ottocento italiano ed europeo, rappresenta un momento di riflessione per indagare i fenomeni della natura e della rappresentazione in pittura di gente proveniente da qualsivoglia estrazione sociale. Nel XIX secolo, la pittura non viene più eseguita per un unico referente; così il popolo e la nuova classe borghese entra da protagonista a recitare dentro l’opera così come si osserva in Quarto Stato, opera eseguita nel 1901 dal simbolista Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907). Il maestro Romino, ad oggi, è il testimonial d’eccellenza della pittura napoletana, così tanto da sapere rivisitare senza retorica il suo conterraneo Mario Cortiello (1907-1981), documentando testimonianze di interesse folcloristico ed etnoantropologico. In La cianciola (2007), l’artista descrive un sistema di pesca con la tradizionale rete composta da 32 maglie, ricordando i tanti documentari sull’universo marino del regista Cesare De Seta: Vinni lu tempu de li pisci spata (1954), Contadini del mare (1955), Pescherecci (1958). Il rapporto dell’artista con il mare, sembra apparentemente solitario, così melanconico ma totalmente interattivo al tempo stesso, tanto da immetterci nei racconti voyeuristici di Ernest Miller Hemingway (1889-1961) Il vecchio e il mare (1952); o nella storia metafisica di Alessandro Baricco (1958-) con Oceano Mare (1993).
In altre opere, si scorge l’attento studio dell’artista nell’immortalare sfondi con architetture barocche irradiate da un sole che emana la stessa luce diffusa presente nei quadri dell’italo-americano John Singer Sargent (1856-1925).
Infine, Romino nelle opere in bianco e nero ed in quelle figurative e pop- informali, con la movenza delle pennellate, sembra suggerire le produzioni artistiche di Edward Atkinson Hornel (1884-1933); mentre la serie de Le Cerniere, “finestre di vita”, sono una soluzione alternativa e concreta allo Spazialismo concettuale ed astratto di Lucio Fontana (1899-1968)".
Gabriele Romeo
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